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Categoria: Tempo Libero
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Gentili Soci,

questo è un invito a conoscere un aspetto di Bologna, la storia delle “sue donne  bolognesi”, quelle divenute famose e le tantissime rimaste nell'ombra che però hanno dato vita  ad una importante e città storica.

Una “bella storia”, costellata di molte figure anche un po' speciali per il loro tempo, Properzia De Rossi (1490-1530)  come prima “femmina scultrice” della storia d’Europa.

Elisabetta Sirani (1638 –1665),  pittrice entrata a pieno titolo fra i maggiori artisti europei del Seicento . Bologna fu la più prolifica officina italiana di artiste donne, anche grazie alla protezione loro accordata dai rispettivi padri, ma anche per Lavinia Fontana, figlia di Prospero. 

E ancora, la seconda donna laureata in Italia, Laura Bassi Veratti (1711 – 1778), la prima comunque ad intraprendere una carriera accademica fisica e scientifica in Europa e la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria; pochi anni dopo sarà la filologa e poetessa.

Annamaria Morandi Manzolini (1714-1774) La sua fama di realizzatrice di modelli anatomici si diffuse in tutta l’Europa: Londra e altre corti europee invitarono Anna Morandi più volte con offerte economiche molto allettanti, ma lei non volle mai lasciare Bologna.

Clotilde Tambroni (1758 – 1817) ad ottenere, senza neanche possedere una laurea, la cattedra di Lingua Greca insegnante all'Università di Bologna. 

Non dimentichiamo la leggenda Etrusca di Aposa e Felsina, amante e figlia del Re Fero, che controllava 23 secoli fa la città Felsina ora detto Bologna.

Arrivando alla storia contemporanea, spicca la figura di Irma Bandiera (1915 –1944) staffetta partigiana, Medaglia d'oro al valor militare (alla memoria), torturata e poi fucilata dai fascisti. Un simbolo per le tante donne che negli anni hanno contribuito alla costruzione e al rafforzamento delle istituzioni democratiche, una storia che ancora continua con le numerose presenze femminili delle amministrazioni locali bolognesi.

Vedi LINK ; https://www.youtube.com/watch?v=yd7ql2nEsdg&feature=youtu.be

I partecipanti sono rimasti felicissimi della storia delle “grandi donne bolognesi”.

 Cordiali saluti

La segreteria