Comunicazioni di emergenza su COVID-19
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Il Consiglio Provinciale Ens Bologna, delibera per i Soci un Assemblea Informativa,
indetta per Domenica 18 Giugno 2017, con il seguente ODG, come da allegato
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Gentili Soci,
vi informiamo che è prevista un’Assemblea Informativa per il giorno domenica 18 Giugno 2017
presso l'ENS di Bologna via di Corticella 15/A.
L'assemblea inizierà alle ore 15:00.
Seguiranno ulteriori comunicazioni.
vi aspettiamo numerosi!
Fraterni Saluti
La Segreteria
ENS Bologna
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vi comunico che da oggi è disponibile in tutto gli store l'applicazione BOforAll, l’APP accessibile per il Patrimonio Culturale di Bologna.
La BOforAll fornisce informazioni e curiosità sui luoghi di interesse storico e artistico della Città di Bologna, in particolare della Zona Universitaria e del quadrilatero della cultura, area intorno Piazza Maggiore, segnalando i servizi accessibili alle persone conDisabilità, anche ai Sordi.
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- Categoria: Bilancio 2021
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Il Consiglio Provinciale ENS Bologna, per opportune e dovute osservanze in materia, pubblica il proprio Bilancio Consuntivo Unico riferito all’annualità 2021, approvato dall’Assemblea Regionale ENS E-R in data 06 Aprile 2022, ai sensi delle disposizioni dello Statuto ENS.
- Bilancio Consolidato e Stato Patrimoniale 2021,
Cordiali saluti
La Presidente
Simona Armaroli
Ente Nazionale Sordi - ONLUS
Sezione Provinciale di Bologna
Via di Corticella 15/a
40128 BOLOGNA
Tel. e FAX 051 5063976
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telegram: https://t.me/ensbologna
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- Categoria: Bilancio 2020
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Gentili Soci,
a seguito delle disposizioni di legge sull’obbligo di pubblicazione del bilancio consuntivo da parte delle Associazioni di promozione sociale appartenenti al Terzo Settore ed a quanto stabilito dall’art.13 del Codice del Terzo Settore, la Sede Centrale ENS ha già pubblicato il Bilancio Consuntivo Anno 2020, consultabile online cliccando il link incorporato ed evidenziato qui a fianco riportato - Bilancio e Rendiconto Gestionale 2020
Il Consiglio Provinciale ENS di Bologna, per opportune e dovute osservanze in materia, pubblica il proprio Bilancio Consuntivo Unico riferito all’annualità 2020, approvato dall’Assemblea Regionale ENS Emilia-Romagna in data 30 Marzo 2021, ai sensi dell’art. 51, 1° comma, lettera b) dello Statuto ENS, termine prorogato oltre dalle norme statutarie ENS ed autorizzato per gli effetti della pandemia Covid-19.
Si riporta di seguito in forma integrale il bilancio da:
- Bilancio Consolidato e Stato Patrimoniale Anno 2020
- Nota Integrativa Anno 2020
- Elenco Contributi Pubblici 2020
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- Categoria: Bilancio 2019
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Gentili Soci,
a seguito delle disposizioni di legge sull’obbligo di pubblicazione del bilancio consuntivo da parte delle Associazioni di promozione sociale appartenenti al Terzo Settore ed a quanto stabilito dall’art.13 del Codice del Terzo Settore, la Sede Centrale ENS ha già pubblicato il Bilancio Consuntivo Anno 2019, consultabile online cliccando il link incorporato ed evidenziato qui a fianco riportato > Bilancio Consuntivo ENS - ANNO 2019.
Il Consiglio Provinciale ENS di Bologna, per opportune e dovute osservanze in materia, pubblica il proprio Bilancio Consuntivo Unico riferito all’annualità 2019, approvato dall’Assemblea Regionale ENS Emilia Romagna in data 03 Luglio 2020, ai sensi dell’art. 51, 1° comma, lettera b) dello Statuto ENS, termine proprogato oltre dalle norme statutarie ENS ed autorizzato per gli effetti della pandemia Covid-19.
Si riporta di seguito in forma integrale il bilancio da:
- Bilancio Consolidato e Stato Patrimoniale Anno 2019
- Nota Integrativa Anno 2019
- Elenco Contributi Pubblici 2019
Cordiali saluti
Il Consiglio Provinciale ENS Bologna
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- Categoria: Bilancio 2018
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Gentili Soci,
Il Consiglio Provinciale ENS di Bologna, per opportune e dovute osservanze in materia, pubblica il proprio Bilancio Consuntivo Unico riferito all’annualità 2018, approvato dall’Assemblea Regionale ENS Emilia Romagna , ai sensi dell’art. 51, 1° comma, lettera b) dello Statuto ENS.
Si riporta di seguito in forma integrale il bilancio da:
- Bilancio Consolidato e Stato Patrimoniale Anno 2018
- Nota Integrativa Anno 2018
- Elenco Contributi Pubblici 2018
Cordiali saluti
Il Consiglio Provinciale ENS Bologna
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- Categoria: Bilancio 2017
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Gentili Soci,
Il Consiglio Provinciale ENS di Bologna, per opportune e dovute osservanze in materia, pubblica il proprio Bilancio Consuntivo Unico riferito all’annualità 2017, approvato dall’Assemblea Regionale ENS Emilia Romagna , ai sensi dell’art. 51, 1° comma, lettera b) dello Statuto ENS.
Si riporta di seguito in forma integrale il bilancio da:
Cordiali saluti
Il Consiglio Provinciale ENS Bologna
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- Categoria: Bilancio 2016
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Gentili Soci,
Il Consiglio Provinciale ENS di Bologna, per opportune e dovute osservanze in materia, pubblica il proprio Bilancio Consuntivo Unico riferito all’annualità 2016, approvato dall’Assemblea Regionale ENS Emilia Romagna , ai sensi dell’art. 51, 1° comma, lettera b) dello Statuto ENS.
Si riporta di seguito in forma integrale il bilancio da:
Cordiali saluti
Il Consiglio Provinciale ENS Bologna
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- Categoria: Bilancio consolidato
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La storia dell'ENS è una storia intensa, una storia di persone che hanno creduto nell'unità, nella condivisione di obiettivi comuni, nella forza di una comunità. Un lungo cammino costellato di progressi, di sacrifici, di battaglie quotidiane di chi non si arrende e che premia chi ha sempre creduto nell'autodeterminazione delle persone sorde.
Quando l'Ente Nazionale Sordomuti si è costituito – era il 1932 – le persone sorde erano praticamente prive di qualsiasi diritto sul piano giuridico e sociale: equiparate a soggetti incapaci di intendere e di volere, erano escluse da ogni facoltà giuridica, non avevano diritto all'istruzione, se non presso istituti religiosi o precettori privati.
La loro esistenza nella società era, nei fatti, negata.
Il sordomutismo inizia ad essere affrontato come problema sociale, in Italia, a partire dal 1784, quando grazie all'esempio del primo – pionieristico – educatore dei sordi Tommaso Silvestri, cominciano a nascere diverse scuole per sordi: prima a Roma e in seguito in altre città italiane.
Da allora, i sordi che avevano conquistato i fondamenti dell'istruzione, cominciarono ad acquisire una sempre maggior coscienza della propria esistenza sociale, acquistando così la consapevolezza dell'importanza del mutuo soccorso (come nel frattempo avveniva per le leghe operaie), e quindi della necessità di associarsi per difendere legittimi interessi comuni, come l'occupazione, i sussidi per le malattie, le sussistenze economiche.
Il primo sodalizio di cui si abbia notizia certa nacque a Milano nel 1874 con la denominazione "Società di Mutuo Soccorso Cardano". Da quel momento l'esempio diede origine a molte altre società, come venivano definite allora, a Torino, Genova, e quindi in altre città.
Naturalmente queste iniziative, seppur positive per l'acquisizione di coscienza, scontavano per altro verso una certa miopia campanilistica, con l'affiorare di particolarismi nelle scelte culturali e politiche che frenarono a lungo una crescita protesa al riconoscimento della necessità di costruire un movimento unitario.
Il Primo Congresso internazionale dei sordomuti si tenne a Roma nel 1911 e, dopo la Prima Guerra Mondiale che aveva spazzato via molti dei semi gettati in quel coraggioso inizio, i contatti fra le varie società furono faticosamente ripresi, fino a giungere, grazie all'opera instancabile di Giuseppe Enrico Prestini, all'istituzione, nel primo Convegno dei sordomuti italianitenutosi a Genova nel 1920, della Federazione Italiana delle Associazioni fra i Sordomuti (FIAS).
Il successivo convegno di Roma del 1922 propose le linee di azione della neonata forza rivendicativa: istruzione obbligatoria dei sordi, avviamento e collocamento al lavoro per sordi, istituzione del patronato per la difesa e l'assistenza dei lavoratori sordi nei conflitti con privati e istituzioni.
È del 1923 il primo riconoscimento dello Stato in favore dei sordomuti con l'emanazione della legge sull'istruzione obbligatoria, ottenuta proprio grazie all'azione della FIAS.
Sulle priorità dei punti programmatici e sulle modalità di attuazione delle istanze, nonché su alcuni principi fondamentali legati al concetto di sordomutismo si formarono due linee interpretative contrapposte. Il confronto diede luogo a una scissione di alcune società dalla Federazione, le quali costituirono un altro organismo nazionale, l'Unione Sordomuti Italiani, nel 1924.
Da questo momento si approfondirono sempre più i contrasti, che portarono alla convocazione di Congressi separati dai quali vennero a definirsi due linee programmatiche differenti: privilegiare la peculiarità culturale dei sordi, oppure accettare il modello degli udenti cercando di colmare il divario.
Nel 1930 il Governo, forse per ragioni che oggi potremmo definire "di immagine", vietò alle associazioni di sordomuti di convocare convegni nazionali.
Al padovano Magarotto allora venne un'idea che permise di aggirare il divieto: fece convenire i sordi da tutta Italia con il pretesto delle celebrazioni del VII Centenario della morte di Sant'Antonio, alle quali il Governo non poteva certo opporsi.
Fu così che i sordi, resisi conto del valore dell'unità, poterono gettare le basi, in un contraddittorio serrato, della nuova unione. Al convegno parteciparono praticamente tutte le società italiane, e soprattutto le due Federazioni antagoniste, che a Padova, nei giorni dal 24 al 26 settembre 1932, furono protagoniste di confronti molto accesi e critici ma evidentemente non distruttivi se, alla fine del convegno, venne sancito il cosiddetto Patto di Padova, nel quale si stabiliva la nascita dell'Ente Unico in rappresentanza dei sordi italiani e per il quale fu chiesto il riconoscimento pubblico al Governo.
Il riconoscimento ufficiale venne solo con la L. 12 maggio 1942 n. 889, ma nel frattempo la forza dell'unità ebbe modo di mostrarsi in un importantissimo evento che rivoluzionò per sempre la vita dei sordi italiani: l'abrogazione – nel 1938 – delle disposizioni relative al Codice Civile che inabilitavano la persona sorda, con l'acquisizione della piena capacità giuridica, che consentì ai sordi, da quel momento, di godere dei diritti civili come tutti gli altri sudditi del Regno d'Italia.
La Legge 21 agosto 1950 n. 698 riorganizzò l'Ente Nazionale Sordomuti riconoscendone la personalità giuridica di diritto pubblico, per l'importanza dei compiti di rappresentanza e tutela svolti a livello nazionale per tutti i Sordi Italiani.
A seguito del decentramento amministrativo voluto dal decreto n. 616 del 1977, l'ENS – come le altre associazioni storiche di disabili – è stato trasformato in Ente morale di diritto privato, pur conservando i compiti di rappresentanza e tutela riconosciuti in un successivo decreto del 1979.
Dall'anno della sua fondazione l'ENS ha subito diverse trasformazioni nella propria struttura, rinnovandosi continuamente ma mantenendo il focus centrale della propria azione: lottare, giorno per giorno, per il miglioramento continuo della qualità della vita delle persone sorde.
Arriviamo quindi all'Ente come lo conosciamo oggi, con un'organizzazione che opera su tutto il territorio nazionale con 103 Sezioni Provinciali, 21 Consigli Regionali ed oltre 50 rappresentanzeintercomunali, ed un "curriculum" che ha visto ulteriori riconoscimenti nel corso degli anni.
Ha ottenuto l'attestazione di O.N.L.U.S. mediante l'iscrizione all'Anagrafe Unica delle Onlus (prot. n. AC/cf/onlus 10217 del 08.02.2008).
È Associazione di Promozione Sociale iscritta nel registro nazionale (decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 10.10.2002).
È riconosciuto Soggetto accreditato per la formazione del personale della scuola dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (Decreto del 18 luglio 2005).
È riconosciuto come Organizzazione Promozionale di Sport Disabili ai sensi dell'art. 25 dello statuto del C.I.P. - Comitato Italiano Paralimpico (delibera del Consiglio Nazionale n. 23 del 26 novembre 2005).
Un'importante e relativamente recente trasformazione giuridica viene dal risultato di una forte battaglia politica e mobilitazione di piazza - raccontata nelle pagine di questa relazione – che ha portato alla definizione ed approvazione della L. 20 febbraio 2006 n. 95 con la quale il termine sordomuto viene sostituito dal termine sordo, in tutte le disposizioni legislative vigenti.
Per effetto di detta legge oggi siamo l'Ente Nazionale per la protezione e l'assistenza dei Sordi - Onlus.
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